Sempre più giovani soffrono di
problemi di fegato. Una delle motivazioni fondamentali è il crescente consumo di
alcolici.
Ma c'è una forma di epatite non dipendente dall'alcol che in inglese
viene efficacemente definita "malattia non alcolica del fegato grasso", a
designare appunto l'elemento centrale: il deposito di notevoli quantità di
lipidi nel fegato che danneggiano le normali funzioni dell'organo. La steatosi
non alcolica si registra di solito nelle persone obese, in chi ha trigliceridi e
colesterolo troppo alti, in chi fa uso di farmaci, soprattutto cortisone ma non
solo.
Uno studio, pubblicato su Journal of Nutrition, dimostra che anche una
dieta sbagliata in adolescenza può indurre una steatosi epatica dopo pochi anni.
La ricerca ha indagato la dieta di 145 adolescenti (10-15 anni) e poi le
condizioni del loro fegato all'età di 18-25 anni. E' emersa una correlazione
diretta tra dieta eccessivamente acida - quindi con prevalenza di carni - e
steatosi epatica.
L'acidità della dieta è stata calcolata con il carico di
acidità renale, perché è questo organo che, tra le altre cose, deve mantenere in
equilibrio il pH del sangue. Una dieta troppo ricca in carni e insaccati, anche
se in un organismo in crescita, mette dunque in grave difficoltà due organi
centrali: reni e fegato.
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