Con Osho ho iniziato ad aprire gli occhi e a muovere i primi passi. Mi ha dato molto, come poi altri Maestri mi hanno donato tanto.
Riporto qui una parte di un'intervista che Biagi fece ad Osho. Buona lettura e buona riflessione!
BIAGI: Qual è la tua ricetta per essere felici?
OSHO: Ogni bambino nasce felice. Ogni bambino nasce innocente e
meraviglioso. Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi
si perdono; la loro innocenza viene distrutta. Tutta la loro felicità si
trasforma in disperazione.
Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo.
Qual è il suo segreto?
Quel segreto è anche il mio.
Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra
della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non
pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con
totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa.
Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere
al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di
disturbarti. Perché il passato non esiste più e il futuro non esiste
ancora. Vivere nei ricordi, vivere nell’immaginazione significa vivere
una vita non esistenziale; e vivendo fuori dall’esistenza ti sfugge cosa
l’esistenza è. Sarai inevitabilmente infelice, perché per tutta la vita
ti lascerai sfuggire la vita stessa.
Perdi un’occasione dopo l’altra, ma la vita non ti dà due istanti
contemporaneamente: te ne dà solo uno alla volta! E quell’istante può
essere vissuto oppure ce lo si può lasciar sfuggire.
Esistono due modi per farselo sfuggire: o ci si lascia appesantire dal
passato oppure ci si fa attrarre dal futuro… e l’istante scompare!
Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è: l’infelicità umana è tutta qui.
Io cerco di aiutare i miei amici a capire una cosa sola: vivi nel presente.
In questo istante, ora, non esiste infelicità, né sofferenza, né angoscia.
Se ti allontani dal presente, entri in un mondo irreale… e l’irrealtà
sarà inevitabilmente fonte di infelicità. La realtà è estatica e il solo
modo di collegarsi al reale è non lasciarsi sfuggire il momento
presente. Se conosci il gusto, se anche una sola volta hai assaporato
cosa si prova a essere nel presente – a volte, mentre guardi un’alba o
un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporarne il
gusto – ti stupirai, ma possiederai per sempre la chiave che ti
introduce nel reale. Una chiave universale che può aprire tutte le porte
dei misteri della vita, delle sue estasi e delle sue bellezze.
Non avete bisogno di un Gesù Cristo che vi conduca in paradiso; siete in
grado di essere in paradiso qui e ora. Perché il paradiso non è da
qualche parte nell’alto dei cieli. È qui, da qualche parte!
Nel qui e ora non troverai dio, ma una cosa più grande: troverai
un’essenza divina. Questo è il termine che designa l’esperienza suprema
della beatitudine.
Ricorda quelle due parole: qui e ora, e conoscerai il segreto della
felicità suprema. Non è mai esistito altro segreto, né mai ne esisterà
un altro. È tutto qui!
Ed è semplicissimo, facilmente a portata di mano di ogni essere umano.
Non occorre appartenere a una chiesa o a un’organizzazione. Non devi
portare con te una sacra Bibbia, i Veda, la Gita o il Corano. Devi solo
capire un po’ di più la tua mente e le sue funzioni, come agisce. La
mente non è mai nel presente, mentre il tempo è sempre presente; per cui
la mente e il tempo non si incontrano mai. Ecco dov’è la tragedia: a
ogni istante ti sfugge il treno e continuerai a perderlo per tutta la
vita.
Un grande mistico stava morendo. I suoi discepoli gli erano vicini e gli chiesero: “Maestro, qual è il tuo ultimo messaggio?”
Il Maestro morente aprì gli occhi e indicò col dito il tetto della sua
capanna. Uno scoiattolo stava giocando; tutti i discepoli guardarono
verso l’altro e per un istante vi fu un silenzio assoluto.
Il Maestro disse: “Questo è il messaggio di tutta la mia vita. Vivi nel
momento. È meraviglioso ascoltare lo scoiattolo che gioca sul tetto,
senza preoccuparsi di altro”. E aggiunse: “Ora, posso morire?” e morì
col sorriso sulle labbra, il volto soffuso di beatitudine. Perfino
nell’ultimo istante della vita il suo messaggio fu: sii qui e ora.
Fonte:stampalibera.com